Il Parco di Capodimonte (già Real bosco di Capodimonte) è il maggior sito a verde pubblico della città di Napoli.

Il bosco fu voluto da Carlo di Borbone nel 1734. Fu concepito inizialmente come riserva da caccia ma con il re Ferdinando II delle Due Sicilie fu trasformato in giardino all’inglese, assumendo l’aspetto che conserva attualmente.

Si estende su un’area di 134 ettari (1.340.000 m² o 1,340 km²). Si presenta come un bosco intervallato da ampie praterie, valloni solcati da piccoli torrenti e aree ricche di cave, caratteristica tipica delle colline napoletane.

Vi si accede tramite tre ingressi: porta Piccola, sita lungo via Miano presso il rione Lieti, porta Grande, posta all’inizio di via Ponti Rossi e infine porta Bellaria, posta sempre su via Miano, ma più a nord, presso l’omonimoponte.

L’area adiacente il Museo di Capodimonte è caratterizzata da ampi prati con varie specie vegetali. In quest’area, oltre alla reggia, vi sono diversi fabbricati, edificati principalmente nel ‘700: il casino dei Principi, i cosiddetti Palazzotti, le Reali scuderie.

Oltre la porta di Mezzo, antico accesso interno alla riserva di caccia del re posto alla sinistra del casino dei Principi, si entra nel bosco vero e proprio, con cinque viali principali che hanno vari bivi e diramazioni, per un complessivo numero di oltre 100 tra vialetti e sentieri. I cinque viali iniziano in un grande emiciclo nel quale sono presenti dodici statue settecentesche. In questa parte del parco, un tempo adibita a riserva di caccia, vi sono vari fabbricati, edificazioni, statue e fontane. I principali sono l’edificio Torre, la Real Fabbrica delle Porcellane, la Vaccheria, il casino della Regina, il fabbricato Cataneo, l’eremo dei Cappuccini (costruito nel 1819) e la chiesa di San Gennaro di Ferdinando Sanfelice.

Inoltre è presente dal 1961 l’istituto professionale industria e artigianato per la ceramica e la porcellana “Giovanni Caselli”, insediatosi nella fabbrica di porcellane.

 

Il Museo nazionale di Capodimonte è un museo di Napoli, ubicato all’interno della reggia omonima: ospita gallerie di arte antica, una di arte contemporanea ed un appartamento storico.

Il Museo nazionale di Capodimonte si estende sui tre livelli e la disposizione delle opere risale agli ultimi lavori di restauro che si sono tenuti dall’inizio degli anni ottanta fino al 1999: al piano terra, ma sfruttando anche zone del seminterrato, sono posti i servizi per i visitatori e alcune sale didattiche, al piano ammezzato è il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe, e le esposizioni dell’Ottocento Privato e dei manifesti Mele, al primo piano si trova la Galleria Farnese, la collezione Borgia, l’Appartamento Reale, la collezione delle porcellane, la collezione de Ciccio e l’Armeria farnesiana e borbonica, al secondo piano è la Galleria Napoletana, la collezione d’Avalos, la sala degli arazzi d’Avalos e la sezione di arte contemporanea: quest’ultima continua anche al terzo piano dove è inoltre posta la Galleria dell’Ottocento e la galleria fotografica

fonte: wikipedia